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Vorresti che il disegno si trasformasse in un lavoro? Ecco alcune cose che dovresti prima chiederti.

 
 

Faccio una premessa prima di cominciare: non penso che le passioni si debbano per forza trasformare in un lavoro. Ci sono cose che è bello che rimangano degli hobby e il disegno può essere una di queste. Uno spazio di creatività e fuga a cui dedicare momenti di tempo libero.

Premesso che questo è assolutamente legittimo, se ti trovi però nel caso opposto e quindi stai effettivamente pensando che il disegno potrebbe trasformarsi da passione a lavoro, allora ci sono delle cose che dovresti prima chiederti.

Le consulenze che faccio con aspiranti illustratori e illustratrici hanno da poco compiuto un anno e in questi mesi ho incontrato online diverse persone a cui come prima cosa ho chiesto di porsi una domanda: vuoi fare questo lavoro perché ti piace l’idea di essere un illustratore o un'illustratrice? È una domanda importante e forse riesco a spiegarla meglio con un altro esempio.

Ho sempre amato leggere e ho sempre amato scrivere. Ma non ho mai scritto racconti. Subisco il fascino della figura dello scrittore, della scrittrice. L'abilità di mettere non solo insieme le parole nel modo giusto, ma di creare dei mondi con quelle parole. E penso che quello sia un lavoro bellissimo. Anche se non so nulla di cosa voglia dire effettivamente farlo. La fantasia, la dedizione che serve per portare avanti una professione del genere. La bravura che serve per farne la propria fonte di sostentamento principale. Eppure per un certo periodo ho considerato l'idea di fare la scrittrice. Non perché io sentissi una vera e propria spinta a scrivere, a raccontare con le mie parole, ma perché pensavo semplicemente che quel lavoro fosse bello. Perché l'idea di poter dire “ho scritto un libro” era qualcosa di esaltante.

Ecco, lo stesso discorso si può fare con l'illustrazione. Amare l'idea di questo lavoro, vuol dire amare il disegno, la pittura, la possibilità almeno nella teoria di fare questo per la maggior parte del giorno. Vuol dire anche amare l'aura di successo che si crea attorno ad alcuni illustratori e illustratrici famose. Il fatto di saper creare mondi con le immagini appare quasi un potere magico. Ma la realtà è che, per quanto bello e creativo, resta comunque un lavoro. Che va fatto con metodo, che implica molte altre attività che non sono disegnare. E resta un lavoro che deve trovare perciò uno sbocco nel mercato perché ci deve consentire, per tornare pesantemente sulla terra, pagare con serenità affitti e bollette.


La seconda domanda che ti consiglio di farti è “perché”. Perché vuoi fare questo lavoro?

Qual è la motivazione forte che ti spinge a puntare tutto su questo? Assodato che non è perché ti piace l'idea di essere un'illustratore o un'illustratrice, allora devi andare a fondo in ciò che desideri. Serve una spinta forte che dia poi anche il coraggio di prendersi dei rischi. Di esporsi e di andare avanti anche se i giudizi non sono positivi. Ti dico cosa mi ero risposta io 8 anni fa.

La prima cosa era che avevo bisogno di fare un lavoro creativo. Sentivo forte la necessità di dare voce a una parte di me che con le parole non riuscivo più a esprimere. Lo sentivo nettamente. E, in secondo luogo, avevo voglia di esplorare fino in fondo una passione che avevo fin da piccola, il disegno, appunto. Ho cominciato la scuola di illustrazione con una curiosità: sapere che cosa avevo da dire disegnando e scoprire il modo in cui l'avrei fatto.


Infine l'ultima domanda. Quanto tempo hai?

Non mi stancherò mai di ripetere che questo non è un lavoro che si costruisce da un giorno all'altro. Serve tempo per la propria ricerca, serve tempo per costruirsi una rete di contatti con cui lavorare e per ampliarla a poco a poco. Serve tempo per capire cosa si ha da dire con l'illustrazione e come dirlo al meglio. Soprattutto se arrivi da un percorso non lineare e quindi hai fatto altro prima di decidere di dedicarti all'illustrazione devi mettere in conto che avrai bisogno di tempo per maturare. Quello che qualcun altro ha già fatto tra l'adolescenza e gli anni di università tu lo dovrai fare adesso. Quindi rispetta i tuoi tempi e non farti mangiare dalla fretta. E se, come è normale, la fretta è dettata dalla necessità di mantenerti, considera la possibilità di avere un secondo lavoro. Ne ho parlato in una delle ultime puntate di Le Musae.


Quella dell'illustratrice e dell'illustratore è una professione bella e appagante, ma se ci si avvicina con un approccio realistico sarà più facile non avere brutte sorprese e non sprecare tempo, soldi e energie.

Se le risposte che ti darai rafforzeranno la tua voglia di metterti in gioco sarò felice di accompagnarti per una parte di questo percorso. Qui sotto trovi il quaderno degli esercizi scaricabile che ho creato proprio per chi muove i primi passi nel mondo dell’illustrazione.